Rigenerare il pensiero urbano
E’ ormai assodato che la ricchezza di un territorio sia definita dalla sua capacità di rinnovarsi attivando i propri spazi per costruire reti e risorse, occasioni di crescita culturale, sociale ed economica. Con oltre sei milioni di edifici inutilizzati, in Italia è presente un patrimonio edilizio che rappresenta una difficile sfida ma anche una straordinaria opportunità di rigenerazione per molte aree del paese.
Pillole di bioclimatica
IL RAFFRESCAMENTO PASSIVO DEGLI EDIFICI NELLE ZONE A CLIMA TEMPERATO
L’espressione “raffrescamento passivo” si riferisce a tutti quei processi di dispersione del calore che avvengono naturalmente senza l’adozione di strumenti meccanici o il consumo di energia. L’utilizzo generalizzato di impianti di condizionamento comporta consumi consistenti di energia e contribuisce in modo rilevante all’aumento dell’inquinamento atmosferico il recupero delle tecniche naturali di raffrescamento può essere, nella maggior parte dei casi, sufficiente alle nostre latitudini a ristabilire le condizioni di comfort all’interno degli edifici, limitando consumi energetici ed emissioni inquinanti.
Inerzia termica dell’involucro edilizio: il regime estivo
La progettazione di sistemi e soluzioni atti a contenere i consumi energetici nell’edilizia, è tradizionalmente legata all’idea di rendere le abitazioni capaci di trattenere il calore prodotto al loro interno (apporti termici diretti ed indiretti) durante il regime invernale. Questo ha fatto in modo che la ricerca sul limitare le dispersioni termiche durante il periodo invernale si affinasse sempre più fino ad arrivare alle soluzioni tecnologicamente avanzate odierne riguardanti i componenti principali dell’involucro stesso, ossia componenti opachi e finestrati, sia verticali che orizzontali, ed eliminazione dei ponti termici di varia natura.